MGM
44
gruppo freno serie BM
serie BM
1,2
0
0
K
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1
2
3
4
5
6
7
8
J
/J
agg
mot
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
,
0
C
/ C
r
a
R
84
77
73
74
79
75
78
71
78
60
76
63/71
0.2
0.6
80
0.2
0.6
90
0.3
0.7
100
0.3
0.7
112
0.3
0.8
132
0.4
0.8
225
0.5
1.0
200
0.5
1.0
180
0.5
1.0
160
0.4
0.9
Descrizione generale
I motori della serie BM hanno il freno funzionante in corrente continua. L’alimentazione avviene attraverso un raddrizzatore alloggiato all’interno
della scatola morsettiera (l’ingresso è previsto di serie a 230 V A.C. 50/60Hz). I raddrizzatori sono provvisti di appositi dispositivi di protezione
contro le sovratensioni e di un filtro contro le emissioni di radio frequenza. La frenatura avviene senza scorrimento assiale dell’albero e risulta
egualmente potente in entrambi i sensi di rotazione del motore. La coppia frenante può essere regolata fino al valore massimo indicato in targa
agendo sulle molle registrabili (78) oppure, nel caso di molle fisse, togliendo le molle centrali o sostituendo il tipo di molla. Tutti i motori della
serie BM sono predisposti per la rotazione manuale del motore grazie al foro esagonale ricavato sull’albero. A richiesta è possibile fornire la leva
di sblocco del freno con ritorno automatico.
Numero di avviamenti orari a carico
Nella tabella dei dati tecnici sono riportati il numero di avviamento orari ideali che ciascun motore può sostenere a vuoto (Z
0
). Per ricavare il
numero di avviamenti a carico si fa uso della seguente formula:
Z
carico
= Z
0
•
K
•
R
dove “Z
0
” è il valore di tabella per il motore prescelto e “K” ed “R” sono coefficienti ricavabili dai diagrammi in figura che dipendono il primo dal
rapporto tra momento d’inerzia aggiunto (J
agg
) e momento d’inerzia del motore (J
mot
) ed il secondo dal rapporto tra momento resistente (C
r
) e mo-
mento di avviamento (C
a
). Questo calcolo fornisce solo un valore indicativo che deve poi essere verificato operativamente.
Se il numero di avviamenti orari a carico è prossimo al valore di Z
carico
ottenuto, si consiglia l’adozione di termoprotettori. Per applicazioni gravose
con elevati momenti d’inerzia è necessario effettuare una verifica sulla massima energia dissipabile dal gruppo freno e sulla massima velocità di
rotazione del motore consentita. Per maggiori informazioni Vi preghiamo di contattarci.
Regolazione del traferro
Il traferro (60) esistente fra l’ancora mobile (74) e l’elettromagnete (75) deve essere
riportato al valore nominale quando raggiunge valori prossimi a quelli massimi
consentiti indicati nella tabella sottostante.
A tale scopo occorre agire sulle viti a manicotto (77) in modo da consentire, ruo-
tando le viti di fissaggio (79), lo scostamento in avanti dell’elettromagnete (75).
Ottenuto in tal modo un traferro costante in corrispondenza delle tre viti di fissaggio,
agire di nuovo sulle viti a manicotto in senso contrario in modo da bloccare l’elet-
tromagnete nella nuova posizione.
Altezza d’asse
Traferro minimo [mm]
Traferro massimo [mm]